Dal tuo sguardo sgorga il mormorio dell'acqua,
Donna, spiaggia di naufraganti onde.
Dalle membra risuonano orpelli,
un fruscio di orchestra in cui s'intravede l'universo.
Dalle calde mani, eletti olfatti, cantano gravidi di silenzio.
Per te Donna, sublime madre della parola, il battito di ogni vita.
venerdì 23 aprile 2010
giovedì 22 aprile 2010
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