giovedì 15 dicembre 2011

Lilith di pietra e fieno

Arguta transumi i corpi

venefica primavera

vivi di mutanti sessi

fai acuti d'udito per solitudini scelte

fuggi e sei vestita di luna

nera come l'acqua.

tre volte hai rubato gli specchi

tre volte hai mangiato i giornali

tre volte hai rotte le braccia

ma non ti riscaldi la schiena contraria.

Tante le notti

tante le sigarette

sottili gli occhi

sconosciuti sul ventre

e tu

le mille donne che sei

lontano

l'unica che non sarai

pietra
mai

e fieno

non chiedi.

martedì 6 dicembre 2011

La trama di Marta

Per gli occhi tuoi di fuoco
mi pentirò di non aver osato
sentimenti
palpiti
segreta spazzatura per le mie notti.
Divelti tentacoli
vetuste sottrazioni
polline di fiele del mio passato.
Dalle corde fai legami
dagli occhi costruisci lame
solo blu nell'onde per abbracciarti
e sconosciute appena sfiorate
dimenticarsi.

lunedì 28 novembre 2011

Distillate

Se da un momento all'altro cade cosa succede?
Se brucia d'improvviso cosa fa?
Se declina non cade?
Ma se non cade è in volo?
Come prima è pungente
porge la schiena piegata sull'anime
si reclina alle ossa
ma ora dolce
dietro
prima dei piedi.
Oliate d'azzurro
inebriate come piovesse
e intrecciandosi su ondate di lana
ora riparo
senza scampo

domenica 20 novembre 2011

Angela

Di questo sostare sulla tua tomba
non colgo la terra che ti riscosse
del salto del senso nel mio guardarti
non perdo più le mai avute sponde
Dalle tue carni
asilo di perduto amore
riemergo esanime
e bianco sale
nel pianto di un rapace
un venefico ricordo
Gigli vanno
oltre il palpito
io
resto
senza volo.

giovedì 3 novembre 2011

Entropia

Ormoni chimici
si scambiano panni
vagiti e vomiti
d' attrazioni e abbandoni.
Poli doppi
dolori parlanti
di tanghi e instabili carni
s'interrogano in cuori chiusi.
Amare sono le lingue
che trafugano le ferite
urla di fiamme
sulla sovrana musa.
Lei
sempre lei
come entropia
e d'impossessanti violini
la bacchetta
dentro
e fuori
le orecchie.

lunedì 24 ottobre 2011

Fine

Non più mi parlano gli animi
silenti lacrime,
ed anche gli oggetti hanno deposto la voce.
Le ombre hanno perso l'oscuro
e i chiari non più mi scaldano.
I colori invece chiamano
urlano e puzzano
e stingono gli occhi d'inchiostro.
Nel ghiaccio della pelle
ho abbandonato le carni
e canti innalzo al cielo
senza avere più nulla da chiedere.

domenica 9 ottobre 2011

Solchi

Non c'è silenzio che sia cura

nell'affanno iniziale del vento

fiati

distanti respiri

che rovistano le ossa.

è penombra agli occhi

la traiettoria del fumo,

assenti le dita

in trecce di capelli sulla carta.

Dipinge

tra le unghie e la terra

dipingo

morsi alla labbra,

mi cancella,

iride e pupille

mi cancello

e lascia

sottocute

solchi.

martedì 13 settembre 2011

Stinti

Muore di noi l'abbaglio
un sogno smagliato
che mai ci rese ciechi
per trovarci al solo fremito della mano.
Ormai tulipani spenti
girasoli perduti
ci portiamo
presso nessuna casa.
Cadiamo
piegati a testa in su
a guardare la nostra salma che spira esanime.
Restituiamo alla terra quel sole rifiutato
abbandoniamo colori che ancora non ci macchiano
siamo, stinti
stinti da noi stessi.
I petali precipitano
nel tempo che s'è sperso,
nelle mai avute radici
lamenti e lacrime
affilano un canto,
poca è la paura
che mai ruppe,
la cima
di quegli scalini.

domenica 7 agosto 2011

Plumeria

Chiederei nuova fiamma

sulla mia pelle

che di brividi ustiona,

se di meraviglia pistilli

rugassero ancora

nudi sorrisi.

Di tumultuose quiete

s'avvampano le carni,

intrecci di doni,

di te Bella.

Oltre le labbra

oltre i denti

sei bella,

dietro gli occhi

sotto le pupille

e più oltre

sei bella.

Possano sfiorarsi

fili di plumeria

e di spontanea forma,

del profumo,

che dalle narici

fino alle tempie m'arde.

mercoledì 20 luglio 2011

Dimenticatamente

Tutto scomponibile in mente

Dolce/mente

Furiosa/mente

Tenace/mente

Di cosa parlo con gli altri?

Io non so parlare con altri

Io non voglio parlare con altri

Cantami del vetro

Perchè il vetro dei bicchieri è trasparente?

Beviamo

in bicchieri di vetro

trasparenti

perchè non rossi?

Il vetro non è rosso

perchè non colorato?

Beviamo

e non sappiamo

perchè

beviamo

e non ci chiediamo

perchè

perchè del vetro trasparente

Parlami del tempo

io non voglio parlare

Parlarmi di banalità

io non voglio parlare

Parlami della salute

io non voglio parlare

Dimenticami

di me

Dimenticami

del me, essere

Dimenticami

il voglio parlare.

Parlare

parlare

spazzatura

par

spazzatura

lare

spazzatura

non

spazzatura.

Parlare

parlare

parlare

voglio parlare

spazzatura

non

Tutto scomponibile in mente

tenera/mente

prepotente/mente

dimenticata/mente.
Dimenticatamente.

Musica

Datemi
la mano sinistra
Datemi
il braccio sinistro
per scrivere
per urlare
per fermare.
Musica.
Ho le formiche addosso
brucia la mano sinistra
brucia il braccio sinistro
non fermatemi
non spegnetemi.
Musica.
Le formiche salgono
brulicano
arde la pelle sinistra
arde la carne sinistra
non fermatemi
non spegnetemi.
Musica.
Guardate
tocco
da destra
a sinistra
la destra prende fuoco
piede destro orecchio destro
nel cervello infiamma
destro
a sinistra
pulsa
cervella
viva
e senza fiamme
carne
brucia.
Musica
Sinistra.

Lamento

È un quadrato

a volte un rettangolo

può avere righe

oppure quadri

macchie di vino

macchie di alcool

o di lacrime

trasparenti

nessuna di caffè

sbarrati

attoniti

davanti ad esso

restano gli occhi

foglio bianco

strazio d'un poeta

cado

o mi butto?

È un tuffo?

In acqua?

Nel sangue?

Rinasco?

O è tra i rovi?

Muoio?

In acqua

nel sangue

Cado.

Vene gocciolano

sudori scorticano

paura

fine

ri-inizio

fine

ri-inizio

piano,

sono note di piano

va piano

tagli sul cuore

Made in Sophia

Made in Kardia.

Il poesta sta lì

attende

sputa le viscere

contorce le lacrime

chiuso dal mondo

chiuso nel mondo

tre

quattro mura

bianche;

mani graffiano

il volto

le braccia

le gambe

il petto

caduta dei capelli

strappa i capelli

macchie macchie macchie

trasparenti di sangue

lacrime rosse

cado

o mi butto?

In acqua?

In corpi

in lune

in notti

angeli

donne

parole,

per parlare devi essere muto.

Il caso non esiste

il tempo esiste

tutto procede

dall'individuo alla collettività

tutto ritorna

dalla collettività a se stessi

tutto è eterno

tutto

e oltre

il caso non esiste

il tempo non esiste

durata

non è misura

tutto

e oltre

il tempo esiste

Made in Sophia

Made in Kardia

lunedì 18 luglio 2011

Un'attrice

Sei piedi potenti
gambe smarrite
occhi tremuli
e suoni di danze lontane
Capelli sfumati
tra mille e mille schiene
Echi di sentimenti spezzati
in risa di donne maliziose
Hai seni preminenti
mani sabbiose
scapole antiche
e profumi di pane
Tra milioni di ventri
grondi paure d'amanti
paure di solitudini
prepotenti
Ti scagli su corpi d'uomini
per calpestare te stessa
bisogno e repulsione
per cercarti l'anima.
Ti piovono i gomiti
se il cuore in scena
Ti piangono ginocchia
se dei ventricoli la luce
Getti spalle di verde dimenticata bellezza
audaci morsi alle labbra
sguardi sperduti
urla e abbandoni
e di solchi
i passi
lungo e oltre
le braccia
distanti.

venerdì 15 luglio 2011

Bicchieri di Cristallo

Questo giorno ha perso il sapore

la notte ha dismesso l'incanto

e una luna ha sgualgito le sue mutevoli tende.

In certi bicchieri si sente ancora il mare

un fragoroso rumor d'onde

che suonano di mancanza;

bisognerebbe avere più cristalli

ancora più spessi

per ascoltare ancora più mare.

Due ultime gocce di sangue

cadano dal mio braccio,

quello sinistro.

La vita non è in una foto

l'amore non risiede in una parola

stoico è il mio coraggio,

la tua pavidità una morte lenta.

Paura è scegliere

paura è non scegliere

paura è una scelta;

e Io pongo una pietra

sui tuoi non so.

lunedì 27 giugno 2011

Sofia

Mi hai vestita,

dodici mesi

un intero anno

spina dopo spina

ago dopo ago

come un riccio

mi hai chiusa.

Cara onestà

sei i tuoi cambiamenti

se l'amore sopra ogni cosa,

oh come avrei creduto

quanta ignara fiducia;

ma non ti scuso

per esser rimasta

non ti scuso

per essere andata

non ti scuso

per aver amato

non ti scuso

per aver tradito

non ti scuso

per esser tornata

pelle e cuore

ancora un'altra sera,

non ti scuso

per essere sempre la stessa

non ti scuso

l'illusione.

Scuso invece le tue braccia

ancora

spontaneamente

un giovedì

casualmente.

Occhi

lungo la strada

che la vita non perdona

ma al dolore li rassegna.

domenica 26 giugno 2011

Se potessi negare

Se potessi negare l'oceano di baci che hai lasciato sulla mia pelle

se potessi negare le ondate sul cuore nel tuffo dei tuoi occhi

se potessi negare la solitudine che mi hai lasciato tra le mani

se potessi negare la sacralità dei tuoi capelli abbandonati alle mie lenzuola

se potessi negare la tua indifferenza

non avresti che parole mute

se potessi negare la tua codardia

non avresti che ghighi maliziosi

se potessi negare

che ti amo

non t'amerei.

lunedì 6 giugno 2011

Bianca

Domini il mondo con lo sguardo
sinfonia di labbra
bianca timida epidermide
Armonia di passi i tuoi sorrisi
musica per gli occhi
e slanci arditi di danze tra seni e visceri
Sudore e gemiti piangono silenziosi
colori inesplosi intrecciano i miei fiati
parole cucite depongono croci alle tue gambe
e dentro i sessi conservo voli:Desideri.

lunedì 23 maggio 2011

Come desueta pioggia

Sono come desueta pioggia di Maggio
afosa si posa
su panchine deserte
dove l'ombra di un uomo
seduto attende
lampi di occhi
tra nuvole grigie.
Solo armonie di tuoni
risuonano lontano
e sopra la città
un farmaco Z
trascina al silenzio
i miei venti.

lunedì 2 maggio 2011

In due

Amarti da lontano
come un sogno triste
una foto mai scattata.
Esser con te da lontano
come postumi d'ebbrezza sfocata
una carezza impossibile,
una vita di soli secondi passi
distanti da te.
In due,
unicamente due
da lontano.

venerdì 18 febbraio 2011

Solitudini

Un frullato ore cinque
poi far l'amore con te
io che guardavo solo la tazzina
per lasciarti anche l'ultimo caffè
anche l'ultimo caffè.

e la domenica portarti a mangiare una pastarella e
poi a guardare i bambini
e tu, facevi finta di sognare con me
di sognare con me.

ma tanto poi,
vai dove sei sempre andata
vai dove sei sempre andata
vai dove sei sempre andata
sempre andata.

io non lo so se c'è un modo per liberarsi di te
io non lo so se c'è un modo per liberarsi di me
io non lo so dove inizi tu dove finisco io
io non lo so dove finisci tu dove inizia
lei
dove finisce lei
dove finisco io, dove inizio io
dove finisce lei


ma tanto poi,
vai dove sei sempre andata
vai dove sei sempre andata
vai dove sei sempre andata
sempre andata.


Ci sono ombre sotto i balconi
sotto i lampioni rossi e nei riflessi della luna piena
ci sono ombre
sono le nostre ombre
sempre le stesse ombre
solitudini.
Ci sono ombre sotto i balconi
sotto i lampioni rossi e nei riflessi della luna piena
ci sono ombre
sono le nostre ombre
sempre le stesse ombre
le chiamano
solitudini.

domenica 30 gennaio 2011

Prurito

Sorde carni

s'annidano tra cieli neri

arbusti secchi

spruzzati da finte maree.

Su terre dismesse

aghi calpestano ventre di muscoli

lenzuola di voci

che sotto le dita

succhiano come isotteri

la cellulosa ancora viva.

Pruriti di macelli sulla lingua.

sabato 15 gennaio 2011

Comu u sali

Li to jammi comu all'ondi du mari

si smovunu spumanti nta li me fantasii

piumi ca rizzanu la peddi.

Li to occhi intra a li me visciri

comu fussi suli chi ammuccia lu cori

dopu l'inebranti carizzi du ventu di punenti.

Fammi schiantari ntra li to capiddi

comu faci a salsedini supra e scogghi.



TRADUZIONE



Come il sale.




Le tue gambe come onde del mare

si muovono spumanti nelle mie fantasie

piume che rizzano la pelle.

I tuoi occhi nelle mie viscere

come fossi il sole che nasconde il cuore

dopo l'inebriante carezza del vento di ponente

Fammi schiantare tra i tuoi capelli

come fa la salsedine sopra gli scogli.

sabato 1 gennaio 2011

Nera

Sangue sparso sulle mie lenzuola
la tua bocca famelica, altrove spalancata
sbava saliva che si mischia a lubrificazioni.
Piaceri meccanici, copule bestiali
contaminano il sudore di vecchie pelli.
Genitrice d'egoismo di possessione
trafiggi ancora colpi su corpi
sbattendoti da uno all'altro senza pudore.
Salgono rigurgiti nel mio petto
e rabbia scende dilaniando la pancia
Ancora cosparsa di nero la mia faccia
non è tristezza
dolore per la tua sporca macchia indelebile
Piangerai ed il mio ghigno sta ad attendere.