Scelgo i vestiti migliori anche se non devo uscire
un intero week end trascorso ad aspettare
attendere le tue parole
ma sento solo silenzi che urlano fine
inganno dell'ultima estate
fiducia sbiadita
sei l'inganno della mia estate
purezza mal cucita
L'inverno sta rubando le mie notti
mentre tu tra altre lenzuola ripeti le stesse parole
io faccio nuvole dei miei sogni
la magia della notte più non mi consola
e si perde anche la luna
nell'universo
e non c'è più la luna
nel mio universo
Ho imbadito la tavola e versato il vino
vieni pure, ho candele solo per te
il profumo nell'aria assale quella tua brama
il tuo piatto migliore è servito
sfodera dunque la tua faccia ferina
manda giù fino alla fine
il mio cuore al sangue per te
te lo lascio finire
anche se hai già digerito.
domenica 26 settembre 2010
sabato 18 settembre 2010
Ho ancora una sigaretta accesa
Cammino a piedi nudi sul pavimento
per sentire il freddo sotto la pelle
mi ricorda che sono ancora vivo
dal balcone osservo cadere la pioggia
da quando sei andata via
ho ancora una sigaretta accesa
I conti in banca non tornano
i libri non oltrepassano la mia testa
il figro è pieno
ma la carne si asciuga sulle mie ossa
da quando sei andata via
ho ancora una sigaretta accesa
indosso gli stessi vestiti da giorni
così non dimentico il tuo odore
il letto dal tuo lato è ancora fatto
io non dormo, mi stendo senza sfiorarlo
i resti della tua ultima colazione
per terra, lì accanto al comodino
mi fermo a guardarli, mi ricordano la tua bocca
ho ancora una sigaretta accesa.
Ed i vecchi mi dicono che hanno paura della morte
e sepolte cicatrici tornano ad urlare
ma Blu non suona più
e ho ancora un' ultima sigaretta
che ultima non è.
per sentire il freddo sotto la pelle
mi ricorda che sono ancora vivo
dal balcone osservo cadere la pioggia
da quando sei andata via
ho ancora una sigaretta accesa
I conti in banca non tornano
i libri non oltrepassano la mia testa
il figro è pieno
ma la carne si asciuga sulle mie ossa
da quando sei andata via
ho ancora una sigaretta accesa
indosso gli stessi vestiti da giorni
così non dimentico il tuo odore
il letto dal tuo lato è ancora fatto
io non dormo, mi stendo senza sfiorarlo
i resti della tua ultima colazione
per terra, lì accanto al comodino
mi fermo a guardarli, mi ricordano la tua bocca
ho ancora una sigaretta accesa.
Ed i vecchi mi dicono che hanno paura della morte
e sepolte cicatrici tornano ad urlare
ma Blu non suona più
e ho ancora un' ultima sigaretta
che ultima non è.
martedì 7 settembre 2010
L'insidia
Quel bocciolo necessitava azioni,
non poteva schiudersi solo con parole e sguardi.
Come funamboli padroneggi la lingua,
con l'immagine m'incanti,
ma per coltivare la terra serve fatica e sudore,
mani, capaci di estirpare erbacce e qualsiasi cosa possa minarne la fioritura,
piedi saldi, pronti a proteggere da ogni schiaffo dei venti.
Ti ho offerto il mio caldo terreno,
ne ho accolto perfino il concime come con nessun'altro,
eppur continui a non averne cura,
lasci che piccoli vermi rosicchano i miei petali,
con lenti morsi guadagnano metri,
vedo che si preparano al banchetto.
Per te mostravo colori,
no, per nessun'altro insetto era la mia gelatina,
a te gridavo proteggimi dalle api,
ma hai lasciato che una tra loro rubasse il polline.
Ancor oggi è venuta a succhiare,
ed io disarmata, senza alcuna tua difesa.
Adesso, a me, inerme,
restano soltanto atti mancati.
non poteva schiudersi solo con parole e sguardi.
Come funamboli padroneggi la lingua,
con l'immagine m'incanti,
ma per coltivare la terra serve fatica e sudore,
mani, capaci di estirpare erbacce e qualsiasi cosa possa minarne la fioritura,
piedi saldi, pronti a proteggere da ogni schiaffo dei venti.
Ti ho offerto il mio caldo terreno,
ne ho accolto perfino il concime come con nessun'altro,
eppur continui a non averne cura,
lasci che piccoli vermi rosicchano i miei petali,
con lenti morsi guadagnano metri,
vedo che si preparano al banchetto.
Per te mostravo colori,
no, per nessun'altro insetto era la mia gelatina,
a te gridavo proteggimi dalle api,
ma hai lasciato che una tra loro rubasse il polline.
Ancor oggi è venuta a succhiare,
ed io disarmata, senza alcuna tua difesa.
Adesso, a me, inerme,
restano soltanto atti mancati.
domenica 5 settembre 2010
Com' eravamo belli
Com'eravamo belli
in riva a quel lago
ancora qualcosa ci separava
ma avevamo negli occhi la stessa direzione
Com'eravamo belli
perchè quando inizi raccontare dei tuoi Vecchi
e lì che scopri
che ti ha colto di sorpresa l'amore
Com'eravamo belli
con l'imbarazzo di due giovani innamorati
due amanti che si mangiano negli occhi
per sottoportare la distanza dai capelli
Com'eravamo belli
mentre di nascosto ci sfioravamo le mani
avevamo piedi di bambini impauriti
che come per la priva volta toccano l'acqua
Com'eravamo belli
potesse ritornare
allora non dovrei inventarmi
una canzone che mi possa consolare.
in riva a quel lago
ancora qualcosa ci separava
ma avevamo negli occhi la stessa direzione
Com'eravamo belli
perchè quando inizi raccontare dei tuoi Vecchi
e lì che scopri
che ti ha colto di sorpresa l'amore
Com'eravamo belli
con l'imbarazzo di due giovani innamorati
due amanti che si mangiano negli occhi
per sottoportare la distanza dai capelli
Com'eravamo belli
mentre di nascosto ci sfioravamo le mani
avevamo piedi di bambini impauriti
che come per la priva volta toccano l'acqua
Com'eravamo belli
potesse ritornare
allora non dovrei inventarmi
una canzone che mi possa consolare.
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