Mi hai vestita,
dodici mesi
un intero anno
spina dopo spina
ago dopo ago
come un riccio
mi hai chiusa.
Cara onestà
sei i tuoi cambiamenti
se l'amore sopra ogni cosa,
oh come avrei creduto
quanta ignara fiducia;
ma non ti scuso
per esser rimasta
non ti scuso
per essere andata
non ti scuso
per aver amato
non ti scuso
per aver tradito
non ti scuso
per esser tornata
pelle e cuore
ancora un'altra sera,
non ti scuso
per essere sempre la stessa
non ti scuso
l'illusione.
Scuso invece le tue braccia
ancora
spontaneamente
un giovedì
casualmente.
Occhi
lungo la strada
che la vita non perdona
ma al dolore li rassegna.
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