domenica 9 ottobre 2011

Solchi

Non c'è silenzio che sia cura

nell'affanno iniziale del vento

fiati

distanti respiri

che rovistano le ossa.

è penombra agli occhi

la traiettoria del fumo,

assenti le dita

in trecce di capelli sulla carta.

Dipinge

tra le unghie e la terra

dipingo

morsi alla labbra,

mi cancella,

iride e pupille

mi cancello

e lascia

sottocute

solchi.

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