Arguta transumi i corpi
venefica primavera
vivi di mutanti sessi
fai acuti d'udito per solitudini scelte
fuggi e sei vestita di luna
nera come l'acqua.
tre volte hai rubato gli specchi
tre volte hai mangiato i giornali
tre volte hai rotte le braccia
ma non ti riscaldi la schiena contraria.
Tante le notti
tante le sigarette
sottili gli occhi
sconosciuti sul ventre
e tu
le mille donne che sei
lontano
l'unica che non sarai
pietra
mai
e fieno
non chiedi.
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