giovedì 15 dicembre 2011

Lilith di pietra e fieno

Arguta transumi i corpi

venefica primavera

vivi di mutanti sessi

fai acuti d'udito per solitudini scelte

fuggi e sei vestita di luna

nera come l'acqua.

tre volte hai rubato gli specchi

tre volte hai mangiato i giornali

tre volte hai rotte le braccia

ma non ti riscaldi la schiena contraria.

Tante le notti

tante le sigarette

sottili gli occhi

sconosciuti sul ventre

e tu

le mille donne che sei

lontano

l'unica che non sarai

pietra
mai

e fieno

non chiedi.

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