sabato 1 gennaio 2011

Nera

Sangue sparso sulle mie lenzuola
la tua bocca famelica, altrove spalancata
sbava saliva che si mischia a lubrificazioni.
Piaceri meccanici, copule bestiali
contaminano il sudore di vecchie pelli.
Genitrice d'egoismo di possessione
trafiggi ancora colpi su corpi
sbattendoti da uno all'altro senza pudore.
Salgono rigurgiti nel mio petto
e rabbia scende dilaniando la pancia
Ancora cosparsa di nero la mia faccia
non è tristezza
dolore per la tua sporca macchia indelebile
Piangerai ed il mio ghigno sta ad attendere.

1 commento:

  1. Dov'è il confine tra realtà e arte?..Leggo per la prima volta questi versi.
    "Nera" mi dà i brividi. Vorrei scriverti che sei un talento nato, che sei l'arte fatta persona, che ti scorre nelle vene (sai che lo penso)..invece leggo e ho paura di queste righe, di quello che forse raccontano..
    Ti voglio bene
    Valeria (Jane)

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