venerdì 22 giugno 2012

Guaio di Luna

Quella sua smorfia
e di timidezza,
incornicia gli occhi tristi tra le guance sorridenti.
Ah guaio di luna
che d'azzurro m'imbratti le scale
e d'oro risplendi cascata al balcone.
Lascia
che io mi nasconda dietro ai bicchieri
Lascia
che il vento soffi
in città come dal mare
e forte non sappia rubare
che di me
e di te
neppure l'arsura.

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