Anelito al vuoto questo Pathos
slancio che incolmabile tende all'infinito.
Indissolubile Eros
creatore d'immagini, dannate e salvifiche
istilla nettare e ambrosia oltre le tempie.
Plasma ai miei occhi, figlio di Iride, tre donne
e fanne una sola imperatrice del centro.
Oh nudità di Selene che ritornano nell'assenza
come Rio delle Amazzoni mi hanno stregata
Oh mani di Artemide, voluttuose cascate nella foresta
Oh pelle di Proserpina, fumante scogliera di arcipelaghi vulcanici.
Nostalgia si rinnova, sognando terre latine
presente mancanza che nutre il desiderio.
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